Negli ultimi quarant’anni, nella parte benestante del pianeta, il peso medio delle persone è cresciuto a dismisura, lo stesso dicasi della percentuale delle persone in sovrappeso, dei bambini con problemi di obesità e, in definitiva, di ogni parametro possa fare riferimento alla bilancia.
È una vera e propria epidemia, tanto che la classe medica, nel 2014, è stata categorica: nell’emisfero ricco del pianeta, l’obesità è il nemico numero uno della salute. Se c’è, pertanto, in campo medico, un’evidenza chiara, inconfutabile e, purtroppo, inarrestabile, è la seguente: il mondo è ingrassato.
Il Centers for Disease Control and Prevention, un importante organismo di controllo sulla salute pubblica degli USA, ha osservato che nel 1985, nella maggior parte degli stati l’obesità riguardava meno del 10%. Nel 2010 questa percentuale era salita oltre il 35% già in almeno tre stati!
Negli anni 60, le ragazze di vent’anni pesavano mediamente 56 chili. Nel 2000, le ragazze della stessa età ne pesavano quasi 70. In soli quarant’anni il peso medio è aumentato di 14 chili, l’equivalente di 10 bottiglie di acqua da un litro e mezzo, ma soprattutto il 30% del peso originale!
Fino alla seconda guerra mondiale, gli uomini a quarant’anni pesavano un solo chilo in più rispetto a quando ne avevano venti. Oggi… beh, oggi va molto peggio, al momento si parla, mediamente, di una dozzina di chili in più: in quanti possono vantarsi di riuscire a rientrare nell’abito del proprio matrimonio?
E non crogioliamoci pensando che questa sia la realtà americana, che è notoriamente la peggiore del mondo, seconda a nessun’altra dal punto di vista della deriva alimentare, perché la percentuale di bambini obesi della nostra Campania è la stessa della Georgia: 21,3. Abbiamo di che rabbrividire.
Sapere che il sovrappeso rappresenti un problema mondiale in costante aumento non deve né essere considerato un mezzo gaudio e neppure un presagio di ineluttabilità, ma solo che, probabilmente, è successo qualcosa che ha cambiato le carte in tavola. A noi scoprire quali.
Vai al paragrafo successivo: Cosa dovrà succedere per aprirci gli occhi?