Ok, amici miei, lo dico subito, così dopo nessuno si potrà lamentare che gli ho teso un tranello: questo post è un chiaro spot a favore della sana alimentazione e della necessità di riappropriarsi del proprio buon peso. Che, poi, questo significhi una vera e propria dieta, piuttosto che qualche semplice ritocco alla propria alimentazione, beh, direi che tutto dipenda dalle condizioni di partenza e dalla voglia di mettersi, più o meno, in gioco.
Si tratta di una carrellata di condizioni patologiche frequentemente correlate con il sovrappeso e che ottengono miglioramenti impressionanti grazie al ripristino del peso forma. Sono stati osservati studiando l’andamento di tali patologie in persone sottoposte a chirurgia bariatrica, grazie alla quale l’indice di massa corporea era passata da un valore iniziale superiore a 30 ad un valore finale inferiore a 25.
Siete pronti? Via:
Apnee notturne ostruttive: risoluzione dal 74% al 98% dei casi;
Asma: risoluzione o miglioramento nell’82% dei casi;
Depressione: risoluzione nel 55% dei casi;
Diabete tipo II: risoluzione nell’ 83% dei casi;
Disfunzioni mestruali in corso di sindrome dell’ovaio policistico: risoluzione nel 100% dei casi;
Emicrania: risoluzione nel 57% dei casi;
Gotta: risoluzione nel 77% dei casi;
Incontinenza da sforzo: risoluzione dal 44% all’88% dei casi;
Ipercolesterolemia: risoluzione nel 63% dei casi;
Ipertensione: risoluzione dal 52% all’92% dei casi;
Irsutismo in corso di sindrome dell’ovaio policistico: risoluzione nel 79% dei casi;
Malattie cardiovascolari: riduzione del rischio di comparsa dell’82%;
Osteoartrosi e patologie articolari degenerative: risoluzione dal 41% al 76% dei casi;
Pseudotumore cerebrale: risoluzione del 96% dei casi;
Reflusso gastro-esofageo: risoluzione dal 72% al 98% dei casi;
Sindrome metabolica: risoluzione nell’80% dei casi;
Stasi venosa: risoluzione nel 95% dei casi;
Steatosi epatica non alcolica: risoluzione nel 90% dei casi.
Non male, eh?
Ci sono però due dati che meritano, a mio pare, ancor più attenzione, se possibile:
Qualità della vita: miglioramento nel 95% dei pazienti;
Riduzione della mortalità di 5 anni: presente nell’89% dei casi.
Cosa dite, visti questi dati, non vale la pena mettere un po’ d’ordine alla propria vita?
Dal punto di vista alimentare, ovviamente.