Tutti i pensieri positivi contro tutti i pensieri negativi… o quasi.

“L’unico animale che ingrassa è l’uomo.” “An no, c’è anche il suo gatto.” (dr Lice)

I pensieri positivi aiutano a vivere meglio, anche durante una dieta 

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“A causa del soprappeso non piaccio a nessuno.”

“Ma che pensiero inconsistente: ci sono sicuramente delle persone a cui piaccio, solo che non lo dicono espressamente. Certamente comunque la perdita di peso potrà migliorare il mio aspetto.”

 

“Accidenti, a perder chili si fa fatica, ma a rimetterli è un attimo.”

“E già, proprio così… del resto meglio saperlo in anticipo ed esserne consci che scoprirlo quando ormai si sono ripresi tutti i chili persi in precedenza.”

 

“All’inizio non ci credevo, ma adesso devo proprio ammetterlo… fare la dieta è stata proprio una pessima idea.”

“All’inizio non ci credevo ma adesso devo proprio ammetterlo… fare la dieta è stata proprio una grande idea.”

 

“Ancora pochi sforzi, poi potrò mangiare quello che voglio.”

“Non è assolutamente pensabile che dopo aver raggiunto il peso ottimale, io possa riprendere a mangiare come prima e quindi sarà meglio pensare ad adeguarmi.”

 

“Attività fisica? Non ho proprio intenzione di farla.”

“Non posso rinunciare così a cuor leggero ad un fattore fondamentale sia per perdere peso che per migliorare il mio stato di salute. Credo che mi convenga proprio cercare di cambiare idea.”

 

“Basta dolci, cioccolatini, gelati: le cose o si fanno bene o non si fanno per niente!”

“Non è necessario essere così drastici: devo cercare l’alimentazione più corretta, non instaurare un supplizio.”

 

“Che delusione: anche oggi non ce l’ho fatta a mantenere l’impegno preso… non so se continuerò.”

“Anche se oggi non ce l’ho fatta, non è il caso di metterla giù così dura: mica si nasce maestri. Domani riprovo e sicuramente ce la faccio.”

 

“Che senso ha dimagrire se poi tanto, si sa, con l’età si ingrassa comunque.”

“Verissimo: col passare degli anni sia i magri che i grassi aumentano di peso. Tuttavia i magri restano tendenzialmente asciutti, mentre i grassi diventano sempre più grassi! Conviene sempre e comunque perdere i chili in eccesso.”

 

“Ci sono tante tentazioni… Ce la farò?”

“Sicuramente arriveranno le tentazioni e sicuramente non riuscirò sempre a farvi fronte, ma non mi sentirò in colpa perché certamente ce l’avrò messa tutta.”

 

“Cioccolato, cioccolato, cioccolato, cioccolato…“

“Ah, ma devo smetterla, è una continua frustrazione. Credo che mi convenga pensare a quanto sarà bello potere nuovamente indossare certi abiti che oggi non passano più.”

 

“Come mi piacerebbe potermi vestire in modo diverso…”

“Ecco, devo proprio fare di questo cruccio un punto di forza per seguire la dieta in modo corretto… Tenerlo ben in mente mi aiuterà ad esaudire il mio desiderio.”

 

“Continuo a non riuscire a fare perfettamente la dieta a causa di circostante indipendenti dalla mia volontà: mollo tutto?”

“Come mollo tutto? Non se ne parla nemmeno! Arriverà pure il momento in cui le cose fileranno lisce e sarà bene farmi trovare in condizioni di riprendere la corsa a pieno ritmo.”

 

“Credo che non starò bene esteticamente se perdo peso.”

“Non è detto: forse sì e forse no… però non è questo il punto. Il punto è che starò meglio fisicamente e dal punto di vista della salute e questo è quel che conta.”

 

“Devo farcela in tre mesi , altrimenti non mi ci metto neanche. “

“Beh, no… io spero di farcela in tre mesi, poi se ci riesco bene, altrimenti bene lo stesso: in ogni caso avrò un fisico migliore e mi troverò in posizione eccellente per perdere anche i chili restanti.”

 

“Devo mangiare un dolce a tutti i costi, non posso resistere: il mio corpo lo vuole!”

“Certo che per mangiare un dolce farei carte false, però posso anche cercare di non procurarmelo e posso farcela a non mangiarlo. Non è obbligatorio concedermi ogni sfizio.”

 

“Devo perdere peso per riuscire rientrare nei vestiti dell’anno scorso.”

“Certamente, ma giusto come risultato a breve termine… il mio vero obiettivo è imparare a mantenere il peso perduto, indipendentemente da quanto sia.”

 

“Devo riuscire ad arrivare al mare in forma strepitosa.”

“Forse ce la farò, forse non ce la farò. E’ possibile che debba rinunciare per quest’anno. Invece l’anno successivo sicuramente il peso sarà migliore.”

 

“Dimagrire è una cosa per giovani, dopo una certa età è solo una scocciatura.”

“Dimagrire è una cosa per tutte le età visto che persone in età avanzata hanno un peso ragionevole e possono avere tutte le soddisfazioni compatibili con l’età: quindi mi deve ancora interessare il problema del peso.”

 

“Dunque, se i miei calcoli sono esatti devo perdere otto kg in due mesi.”

“E ce la posso anche fare: sperare non costa nulla, tuttavia preferisco non fare programmi in termini di tempo, così la dieta non mi diventerà fonte di ansia.”

 

“Eh, ma quando avrò perso tutti i chili in più e sarò una silhouette…”

“Posto che sappiamo se diventerò una silhouette, devo godermi anche il mio attuale peso, quale che sia rispetto all’inizio e al traguardo: non esiste solo la soddisfazione a risultato raggiunto, ma anche nei risultati parziali.”

 

“Ecco, ora che ho rotto la dieta non la potrò più fare. Ma cosa mi è venuto in mente di mangiare quel dolce!?!”

“Buono quel dolce… ho fatto proprio bene a mangiarlo e siccome sto misurando le calorie, adesso starò un po’ attenta per compensare l’eccesso che ho introdotto.”

 

“Esiste un oggetto più odioso di una bilancia?”

“Ne esiste un’infinità… semmai la bilancia è un’alleata.”

 

“Faccio fatica a camminare, come si può pensare che io possa correre?”

“Peso troppo e non ho uno straccio d’allenamento, come posso pretendere di non sentirmi stanca? Forza e coraggio e facciamo il primo passo rantolando, che i successivi li farò volando (e c’è scappata pure la rima).”

 

“Fame, fame, fame, fame… come si fa a fare una dieta con una fame come la mia.”

“Cos’è che si diceva circa la fame? Che posso vincerla, no? Bene deve essere sicuramente vero, per cui posso riuscirci… o almeno non sia mai detto che non possa provarci.”

 

“Farò Esercizio Fisico tutti i giorni e da oggi stop ai gelati.”

“Ci credo e ce la farò… tuttavia, se non dovessi riuscirci alla perfezione, sono convinta che cercare di affrontare il problema sia un’ottima cosa poiché, notoriamente, chi ben comincia è a metà dell’opera.”

 

“Finché non avrò perso tutto il peso in eccesso non potrò dirmi appagata.

“E’ un pensiero accettabile, in ogni caso, nel frattempo, non mancherò di sentirmi contenta per i risultati già ottenuti.”

 

“Grande questa dieta, funziona a meraviglia, è quasi magica.”

“Sicuramente anche la dieta avrà dei meriti, ma credo che abbia più importanza la mia abilità a eseguire un’alimentazione corretta: quindi il merito è parecchio mio.”

 

“Guardo la tv e vedo tutte ragazze e ragazzi magrissimi ed io, con i miei chili di troppo, mi sento malissimo.”

“E’ arrivato il momento di smettere di sentirmi in difficoltà e di iniziare a perdere peso, così avrò una migliore opinione di me e ciò potrà contribuire a sollecitare più attenzioni.”

 

“Ho faaaame.”

“Certo che qualcosina da fare in casa si trova sempre per non pensare continuamente al cibo, vero?”

 

“Ho già provato altre volte a fare una dieta, ma con scarsi risultati quindi è inutile che faccia altri sacrifici.”

“Chi mi dice che sia la stessa cosa? Per esempio questa volta mi pare si dia molta importanza non solo a dimagrire, ma anche a mangiare meglio e ad avere un miglior rapporto con il cibo.”

 

“Ho perso pochi chili spendendo tanta fatica. Bah…”

“Non posso aspettarmi che cambino le leggi biologiche per farmi piacere… Se occorre fare fatica la farò, farò tutta la fatica che serve per qualcosa che conta.”

 

“I chili di troppo sono il mio destino per tutta la vita.”

“E’ proprio vero: se non mi decido a fare sul serio, non posso che continuare ad ingrassare. Se invece cerco di imparare a mangiare correttamente posso dimagrire.”

 

“il mantenimento è una cavolata: basta stare attenti e il gioco è fatto.”

“il mantenimento sembra facile… e lo è: l’importante però è non credere che avvenga in automatico, perché così facendo i chili si riprendono in un attimo.”

 

“il mantenimento lo facevo più semplice.“

“il mantenimento è la parte più importante: è normale che sia altrettanto impegnativo.”

 

“Il mio pensiero fisso è quello di dover dimagrire assolutamente, sono brutta, grassa e il cibo è la mia ossessione.”

“Via questi brutti pensieri: devo essere fiduciosa e convinta di riuscire nel mio intento con tutta la tranquillità di cui son capace.”

 

“il peso ideale è un’ipotesi, un alibi utile per non riuscire e poter mollare.

“il peso ideale è solo un’indicazione per rendersi conto delle condizioni reali, non un punto d’arrivo.”

 

“il soprappeso è causato da molti fattori. Uno è quello genetico, quindi sono destinata al soprappeso a vita.”

“Certo, questo rende il problema difficile, ma non impossibile. Vorrà dire che dovrò impegnarmi un po’ di più e poi certamente arriveranno i miglioramenti.”

 

“Invidio le persone magre che possono indossare ciò che vogliono, senza doversi nascondere dentro maglie sempre più larghe e lunghe.”

“Devo smettere di fare paragoni, ci saranno sempre persone più magre di me. E basta nascondermi dentro abiti brutti, anzi devono essere particolarmente belli, per compensare questo attuale mio malessere verso il mio corpo.”

 

“Io farei anche una dieta, ma poi come la mettiamo con le feste? Dovrò smetterla del tutto di andare a divertirmi…”

“Visto come stanno andando le cose col peso, se non mi metto a fare una dieta, dovrò proprio dire addio alle feste. Quindi mettiamoci a dieta e appena possibile tornerò con giudizio alle feste.”

 

“La dieta proprio non va, sicuramente non sono persona da dieta.”

“Devo verificare, oltre che la precisione dell’esecuzione della dieta, anche il livello del mio dispendio energetico… magari la colpa è del fatto che mi muovo poco.”

 

“La mia famiglia non mi da appoggio in alcun modo… è difficile perdere peso mentre gli altri ti mangiano in faccia.”

“Certo, se la famiglia non mi da appoggio, è più difficile. Pertanto, per sentirmi meglio fisicamente e psichicamente, tenterò di coinvolgere qualcuno della mia famiglia, aprendo un colloquio.”

 

“La TV è bischera: ogni pochi minuti fanno vedere un sacco di cose buone.”

“Motivo in più per non guardarla, no?”

 

“Lo so alla fin fine ritornerò grassa. Non ho abbastanza volontà, che schifo!!”

“Devo sfruttare questa paura per impedire ciò che temo avvenga e sfrutterò anche il tempo da qui al mantenimento per imparare come affrontarlo nel migliore dei modi.”

 

“Ma come si fa ad essere magri se in tv, tra uno spettacolo di magre e un altro, ci infilano pubblicità di cose buonissime?”

“La tv di oggi è fatta per vendere e a chi regola la pubblicità interessa solo farmi comprare e consumare quello che pubblicizza. Ah ma io non voglio dargli la soddisfazione di mettere chili su chili per il suo guadagno.”

 

“Ma come si può solo minimamente pensare di poter vivere senza il piacere del cibo.”

“Giusto! E proprio stando a dieta potrò concedermi nelle giuste dosi questi ed altri tipi di piaceri che il sovrappeso al momento mi preclude.”

 

“Ma dove volete che vada… non riesco a indossare neppure gli abiti che vorrei.”

“E’ vero. Un altro buon motivo per perdere peso o per evitare di aumentare ulteriormente.”

 

“Ma non è che poi mi saltano fuori le rughe?”

“Può darsi che facendo la dieta mi saltino fuori un po’ di rughe, ma ciò ha pochissima importanza nell’aspetto più generale della mia persona.”

 

“Ma perché solo io! Perché?”

“Solo io? La percentuale di persone in sovrappeso è prossima al 50% quindi non esiste il “solo io”. Semmai sarebbe intelligente da parte mia prendere provvedimenti.”

 

“Ma quando perderò anche gli ultimi chili in più?”

“Se ho già perso tanti chili è inutile che mi faccia problemi per i prossimi pochi chili da perdere: quando li perderò li perderò.”

 

“Ma quando potrò mangiare finalmente quello che voglio?”

“Beh di tanto in tanto anche adesso… poi magari il giorno dopo cercherò di ricordarmi di fare qualche piccola rinuncia.”

 

“Ma quanti chili bisogna perdere per non sentirsi più a disagio?”

“Credo anche solo un chilo! Anzi, devo cercare di godermi ogni chilo perso e ogni sensazione di benessere che ne consegue.”

 

“Mamma mia, ma cosa mi è venuto in mente di fare la dieta?”

“Di tutte le idee che potevano venirmi questa è probabilmente quella che mi consentirà di stare meglio nel futuro: proprio un’idea intelligente.”

 

“Mi chiedo che senso abbia fare tanta fatica per vedere la bilancia scendere così lentamente…”

“Però, anche se i chili persi sono pochi, mi sento meglio, ho cambiato taglia e gli esami sono migliorati.”

 

“Mi manca il fiato quando faccio le scale…”

“E un fastidio che andrà attenuandosi man mano che perderò peso. Devo cercare di non adagiarmi sulle difficoltà altrimenti non cambierà nulla: da oggi farò più volte le scale per migliorare le mie prestazioni.”

 

“Mi pare di fare più fatica del solito a fare la dieta…”

“Ma questa volta non è la solita dieta: cerco di imparare a perdere peso e a non riacquistarlo.”

 

“Mi sento male solo al pensiero di lasciare la macchina lontana dal posto di lavoro…”

“Però è anche vero che aumentando l’attività fisica diventerà più facile fare cose sempre più impegnative. Ogni lunga marcia comincia con un primo piccolo passo, e allora, anche se mi pesa, lo farò.”

 

“Mi sento troppo pesante, mi sembra di essere un pallone, mi vergogno persino di rivolgermi ad un programma on line…”

“Presto mi sentirò meglio. Devo avere più fiducia in me stessa e, perché no, anche nel programma che mi accompagnerà da qui in avanti.”

 

“Mi trovo a disagio con il mio corpo, non ho neppure la voglia di comprare un vestito nuovo.”

“Devo avere pazienza e continuare a fare del mio meglio per perdere il peso. Sicuramente tra qualche mese valuterò meglio il mio corpo e potrò comprarmi qualche cosa che mi piace.”

 

“Non ho forza di volontà e non mi piace impegnarmi a fondo in una cosa… penso proprio che non riuscirò a controllare il cibo e il peso.”

“Ammesso che non sia davvero capace, devo imparare a farlo, aumentando il mio bagaglio di conoscenze con una buona educazione alimentare e comportamentale.”

 

“Non piacermi significa non piacere agli altri, me ne rendo conto ma non riesco a farci nulla.”

“Questo problema deve diventare un obiettivo e funzionare come sostegno alle mie motivazioni per perdere chili: tra un po’ mi piacerò e piacerò anche agli altri.”

 

“Non posso fare attività fisica perché so che poi mi farebbero male le gambe.”

“O è il contrario e quindi proprio facendo attività fisica non mi faranno più male le gambe? Mi sa tanto che è così e finché non farò un buon movimento non farò altro che patire dolori.”

 

“Non potrò mai fare la dieta perché mi piace troppo cucinare.”

“Effettivamente mi piace molto cucinare e quindi sarà più facile imparare a cucinare in modo più appropriato, cosi potrò mangiare ugualmente bene e prendermi cura, a tavola, anche degli altri.”

 

“Non potrò più mangiare le patatine fritte. D’ora in poi solo carote e verdura.”

“Col cavolo! A me piacciono le patate fritte: io non devo eliminare il cibo che mi piace, devo solo limitarlo.”

 

“Non sono capace di controllare il cibo alle feste, quindi è meglio che mi tappi in casa.”

“Ma no, piuttosto ci arriverò un po’ sazia e alla festa berrò acqua minerale con una fettina di limone. E poi, magari, cercherò di chiacchierare il più possibile così da limitare il ricorso al cibo.”

 

“Non sono fatta per la dieta.”

“Ma la dieta è stata fatta per me, quindi devo mettercela tutta per esserne all’altezza.”

 

“Non sono io che voglio a tutti i costi un dolce è il mio corpo lo vuole!”

“Bene, stiamo a vedere se conta di più la testa o la gola… e non mi si dica la gola!”

 

“Non sono mai riuscita a portare a termine una dieta in vita mia.”

“Ah, ma c’è sempre una prima volta e questa potrebbe essere la volta buona: stavolta si va fino in fondo.”

 

“Non sopporto più il mio corpo al punto di non guardarlo neppure più allo specchio.”

“E fare come lo struzzo? Assolutamente no: mi guarderò sempre per essere consapevole ed evitare di tenere la benda davanti agli occhi. C’è da cambiare, non da perdere tempo!”

 

“O tutto o niente.”

“Anche il più piccolo miglioramento è meglio di nulla… assolutamente meglio.”

 

“Odio i magri e le magre.”

“Amo tutti e tutte indistintamente perché la vita può essere bella anche con qualche chilo in più: non devo permettere ai chili in eccesso di rovinarmi la vita.”

 

“Odio la bilancia che non mi gratifica.”

“Amo la bilancia che mi dice le cose come stanno e posso prendere provvedimenti.”

 

“Odio lo specchio e di più odio me per la mia pancia e il mio sedere.”

“Che brutta opinione che ogni tanto ho di me! Devo cercare di non trattarmi male e trovare il modo di riconciliarmi con il mio corpo, applicandomi con passione alle proposte che mi vengono fatte.”

 

“Oggi mi sono messa a guardare le ragazze che passavano. Ho provato una grande invidia, perché per la maggior parte erano magre e potevano vestirsi come volevano.”

“Devo convincermi che essere come “altre”, indipendentemente da come siano, non ha senso. Devo pensare solo a migliorare me stessa, non ad essere un’altra.”

 

“Oh, no: sono in mantenimento da una settimana e ho messo su un chilo… adesso non mi fermerò più, lo sento.”

“E’ successo proprio quello che ho letto da qualche parte: ho messo su quel chilo in più per mettere a riposo il sistema alimentare affaticato. Meglio comunque stare in campane nei prossimi giorni.”

 

“Ok, la dieta è importante per stare bene… ma tutta la vita no, però!”

“Stare a dieta è dura, mangiare meno no: basta impegnarsi per rendere piacevole ciò che si mangia e cambia tutto.”

 

“Perdere peso richiede troppo, troppo tempo… mi conosco: mi stancherò dopo la prima settimana.”

‘Però in effetti non bisogna pensare solo a perdere peso, ma imparare a non riacquistarlo. E’ bene allora che io perda anche poco peso ma nel frattempo impari a risolvere i problemi che si presenteranno di volta in volta.”

 

“Quando avrò perso tutti questi chili sarò più attraente e piacerò di più alla gente.”

“Può darsi di sì. Intanto però anche se non avrò perso tutto il peso migliorerò le mie condizioni di salute, respirerò meglio, mi affaticherò meno, aumenterò le mie aspettative di vita e miglioreranno i miei esami.”

 

“Quando mangio cose che non dovrei mi sento in colpa.”

“Riconoscere di avere sbagliato lo trovo giusto, ma non al punto di sentire sensi di colpa. La dieta non è una prova di valore. Posso portarla a termine anche se dovessi sgarrare occasionalmente.”

 

“Quest’anno al mare sarò un figurino.”

“Che bello avere perso peso… magari non sarò ancora un figurino, ma vogliamo mettere con gli anni passati?”

 

“Se aumento anche di un chilo, poi non riesco più a fermarmi.”

“Questo non mi risulta… Per mantenere il peso, è molto importante accettare oscillazioni entro limiti accettabili. Piuttosto dopo ogni aumento è bene aumentare il livello di attenzione.”

 

“Se c’è una cosa insopportabile è contare le calorie.”

“Odio contarle, ma allo stesso tempo convengo che sia assolutamente necessario. Sarebbe come non contare i soldi: finirebbero subito e così mancherebbero per bisogni essenziali.”

 

“Son quasi due anni che sono a dieta… adesso sta a vedere che inizio a rimettere tutto.”

“Senz’altro rimetterò su tutti i chili persi… se non sto attento a quel che faccio. Ma io non ho certo intenzione di rimetterli e ce la metterò tutta per non rimetterne neppure uno.”

 

“Sono a dieta da tre mesi e ho perso solo pochi chili… quasi quasi la pianto lì.”

“Ma no, in fondo pensandoci i chili che ho perso non sono pochissimi e poi devo ricordarmi che, se avessi continuato a mangiare come prima, sarei aumentata di altrettanti chili e quindi devo considerare che ho perso il doppio!”

 

“Sono proprio una cicciona, se anche gli altri mi vedono come mi vedo io devono considerarmi proprio orrenda.”

“Devo segnare sul mio diario di non dire e pensare mai più con un aggettivo così negativo. Dirò piuttosto che sono solo in sovrappeso e che presto starò meglio.”

 

“Sono stanco di fare la dieta e avrei proprio voglia di fare una mangiata, ma ho paura di dover mollare tutto.”

“Che cosa assurda aver paura di mangiare occasionalmente più di quanto previsto dalla dieta. E’ più utile cercare un compromesso chiaro ed onorevole che buttare tutto alle ortiche per una paura del genere.”

 

“Sono troppo suscettibile ai sensi di colpa.”

“Ii sensi di colpa possono essere il nemico numero uno! Meglio tenerli fuori dalla porta.”

 

“Sono uscita con amici riuscendo a non mangiare niente al bar. Mi è venuto un gran nervoso e ho sofferto di una gran fame.”

“Complimentoni: sono stata ligia all’impegno di non mangiare niente ma così facendo sono caduta nella classica trappola che alla lunga fa scatenare la rinuncia alla dieta. La prossima volta concederò qualcosa, magari di poco calorico.”

 

“Stare a dieta mi fa stare molto meglio.”

“A quanto pare stiamo imparando a non essere sempre negativi… bene!”

 

“Stop cioccolata o sarà il primo passo verso la resa delle armi.”

“Ma no, che esagerazione: mangiare un cioccolatino è una necessità psichica oltre che fisica e quindi devo concedermelo: in fin dei conti la dieta non è una tortura.”

 

“Tentazioni, tentazioni… ovunque tentazioni… “

“Tieni duro, tieni duro… non mollare e tieni duro…”

 

“Tutti che mangiano, tutti che mangiano… solo io devo sacrificarmi.”

“Ah, ma devo smetterla, è una continua frustrazione: è una dieta, mica un obbligo ad andare a lavorare in miniera… a volte un po’ di confronti con situazioni veramente pesanti potrebbero dare un senso di realtà alle mie lamentele.”

 

“Tutti i miei sogni sono svaniti nel nulla per via della dieta che non va ed io mi sento frustrata al pensiero che non realizzerò mai nessun sogno.”

“Stop, time out! Facciamo una gerarchia dei sogni e cerchiamo di realizzarli a partire dal più facile che è la dieta, così acquisterò più fiducia.”

 

“Tutto il mio impegno, che fine farà tutto il mio impegno?”

“Un’ottima fine, perché dipende da me ed io non permetterò che possa fare una fine diversa!.”

 

“Tutto stringe, camicie, vestiti, jeans… solo la tuta mi va bene. Accontentiamoci così.”

“Eresia! Se mi accontento così, tra breve dovrò affrontare un ulteriore cambio di misura dei vestiti. Lasciare che il peso segua il suo corso non è ragionevole. Bisogna passare all’azione.”

 

“Uffa! Guarda qui come sono nonostante tutti i mei passati tentavi di fare la dieta. Ne è valsa la pena?”

“Prima di affermare che non ne vale la pena, devo affrontare il problema nel modo più corretto. Forse questa è la volta buona.”

 

“Ultimamente cerco di non prendere impegni per uscire di casa, perché mi vergogno del mio aspetto.”

“Naaaaa… mi stavo facendo prendere dal lato oscuro della forza: agli altri non interessa il mio peso, ma le mie qualità. Stare in casa peggiora la situazione e io non voglio entrare in una spirale.”

 

“Un cioccolatino… un cioccolatino ogni tanto: non mi sembra di chiedere troppo.”

“se è solo per un cioccolatino ogni tanto mica devo farmi prendere dallo sconforto: ok per il cioccolatino… ogni tanto però.”

 

“Vorrei abbandonare tutto, studio, dieta e tutto ciò che mi vede impegnato. Sono queste le cose che mi rendono nervoso.”

“Ecco un pensiero catastrofico assolutamente da eliminare. Piuttosto eccone un altro che fa per me: questa volta il programma è completamente diverso e le probabilità di non fallire sono tutte dalla mia parte.”

 

“Ah se fossi magra…”

“Ah se smettessi di fantasticare e mi mettessi all’opera…“

 

“Basta feste fino a quando non avrò portato a termine la mia dieta, adesso sono troppo pericolose.”

“Ah, ma se è per questo lo saranno anche quando avrò raggiunto il peso ottimale… concediamoci pure ciò che mi concederò allora, allenandomi a gestire le mie difficoltà nel migliore dei modi.”

 

“C’era una pizza che diceva mangiami, mangiami… però essendo a dieta l’ho lasciata lì e mi sono mangiato una pizza margherita. Ma se avessi potuto…”

“C’era una pizza che diceva mangiami, mangiami… perciò essendo a dieta l’ho mangiata: oggi insalatina e via. Intanto mi sono tolto un bello sfizio.”

 

“Che bello mangiare tanto.”

“Che bello mangiare bene.”

 

“Cinque chili in cinque mesi? Ma che senso ha?”

“Cinque chili in meno sono cinque chili in meno indipendentemente dal tempo impiegato: coraggio mettiamoci sotto che se continuo così sono dodici in un anno.”

 

“CioccCCCOOOOOLAAAtoooooo.”

“Facciamo due conti rapidi: il pane ha circa 300 kcl per etto,il cioccolato fondente un po’ meno del doppio… Se rinunciassi a metà panino che sono 25 grammi, potrei mangiarmene 15 grammi: SIIII PUOOOO’ FAARE!”

 

“Devo mettercela tutta: è la forza di volontà che fa la differenza.”

“Le cose si fanno per piacere e con piacere: ci si mette di più, ma si fa meno fatica.”

 

“Dopo tutto questo tempo che sto a dieta me lo meriterò un premio? Ma no, teniamo duro ancora un po’…”

“Uhm la proposta di un’uscita è proprio quello che ci voleva per festeggiare i risultati ottenuti, spero che il mese prossimo mi capiti di nuovo: metterò su anche mezzo chilo, ma nei giorni successivi farò di tutto per perderli subito.”

 

“E pensare che pensavo di finire tutto nel giro di un paio di mesi… “

“… però adesso finalmente mangio come si deve.”

 

“E se poi mi vengono le rughe?”

“E se invece delle rughe mi venisse un infarto? Meglio le rughe, se proprio proprio devo scegliere.”

 

“È impossibile stare a dieta in un posto come casa mia.”

“E allora forse è il caso di creare qualche alleanza in più chiedendo apertamente a chi di dovere di fare qualcosa in più per me, che con tutto l’impegno che ci metto me lo merito proprio.”

 

“È inutile che faccia la dieta, perché ingrasso solo a guardare il cibo.”

“Non è che ingrasso davvero guardando il cibo, è che ho un metabolismo lento, che non brucia a dovere le calorie che assumo, devo convincermi che, oltre a mangiarne meno, dovrò bruciare di più con un adeguata attività fisica.”

 

“Fare passeggiate, movimento, ecc ecc… E dove lo trovo il tempo?”

“Bhe ma forse, anche se non sarà facile, una mezz’oretta al giorno potrei trovarla, magari alzandomi un quarto d’ora prima o andando a letto un quarto d’ora dopo… già questa sera ci provo.”

 

“Grande idea la dieta on line… non c’e’ nessuno a controllare se faccio le cose per bene o meno…”

“Una dieta on line non ha assolutamente il valore di un rapporto diretto con un professionista del settore, però può aiutarmi purché io la prenda con la dovuta serietà, magari chiedendo a qualche amica di farmi da controllore.”

 

“Guardo la tv e la vedo popolata gente in linea perfetta, poi ecco che saltano fuori merendine e cioccolatini. Io non resisto e mangio. Poi ecco di nuovo la sfilata di magre e io mi sento in colpa e mangio per la disperazione.”

“Mi sa che Il problema non consista nel resistere al tranello teso dalla pubblicità ma nel fatto che continuo a restare seduto a guardare la tv anziché ascolare la radio, che magari ci scappa anche un balletto.”

 

“Hai voglia a dire che si sta mangiando bene: questo è stare a dieta, non mangiare bene!

“Mangiare bene a volte significa non riempirsi troppo: anche questo è salutare.”

 

“Ho fame, se non mangio il mio organismo stramazzerà inerte al suolo.

“Come no?… Ho fame, se non mangio il mio organismo può bruciare i depositi ed io posso dimagrire.”

 

“Ho lavorato tutto il giorno… finalmente è arrivato il momento di rilassarmi guardando un po’ di quella bellissima tv che fanno oggi… certo così facendo non dimagrirò mai, però almeno un attimo di riposo me lo potrò concedere?”

“Ho lavorato tutto il giorno… finalmente è arrivato il momento di rilassarmi facendo un po’ di sana attività fisica, che mi tonificherà dopo una giornata di grigio lavoro e mi preserverà dal guardare quella noiosa tv che fanno oggi.”

 

“I magri non capiscono che io peso più del dovuto anche se mangio meno di loro.”

“O più probabilmente i magri non pensano proprio a niente circa il mio peso, sono io che mi sento sotto un giudizio che non c’è: devo smettere di sentirmi giudicata.”

 

“La fame ha una eccessiva influenza sulle mie azioni, sicuramente non saprò resistere.”

“La fame non è un impulso ineluttabile, per cui non è detto che debba essere soddisfatta ogni volta. Mi fa bene pensarlo: questo è il primo passo per non mangiare ogni volta che mi viene fame.”

 

“La volta scorsa, facendo la dieta scendevo più in fretta.”

“A quanto parte la volta scorsa i chili sono ritornati… Non pensiamo ai chili che scendono più o meno velocemente: pensiamo ai chili che non devono tornare.”

 

“Ma che grande tristezza, ma che grande tristezza.”

“Non è che la stiamo mettendo giù un po’ troppo dura?”

 

“Ma chi me la fatto fare.”

“Effettivamente…ma non per questo mollo.”

 

“Ma quanto durerà ancora questa dieta?”

“Meno male che ho trovato qualcosa in grado di tenere il peso sotto controllo… non la mollo neanche a morire…”

 

“Ma queste ricette saranno buone?”

“Basta provarle, no?”

 

“Mangiare tutta la vita senza gusto? Piuttosto mi tengo i miei chili.”

“Iniziamo a mettere a posto i chili di troppo anche a costo di rinunciare un po’ al gusto… quando avrò imparato a regolarmi a dovere, troverò sicuramente il modo per riprendere a mangiare con più sapore.”

 

“Mangiare tutta la vita senza gusto? Piuttosto mi tengo i miei chili.”

“Iniziamo a mettere a posto i chili di troppo anche a costo di rinunciare un po’ al gusto… quando avrò imparato a regolarmi a dovere, troverò sicuramente il modo per riprendere a mangiare con più sapore.”

 

“Non devo dire a nessuno che sto facendo la dieta, così si stupiranno tutti dei risultati.”

“È un’idea intrigante, però mi sa che così facendo dovrò rinunciare all’aiuto delle persone vicine… meglio smascherarmi e farmi aiutare, piuttosto che sobbarcarmi la fatica tutta sola, senza nessun aiuto.“

 

“Non entro più in nulla, giusto nel telo mare ed anche quello lascia fuori qualche pezzo: come posso uscire a fare sport dentro un telo mare?”

“Se si pensa che tra un po’ è possibile che ci basterà una normalissima tuta, forse saremmo più lanciate.”

 

“Non mi va più bene niente, N – I – E – N – T – E!”

“Bene: un segnale forte che bisogna fare qualcosa.”

 

“Non posso resistere alla tentazione perché sono cosciente di non avere assolutamente forza di volontà.”

“Questa è bella mi accuso prima di partire…in ogni caso terrò presente le mie difficoltà e non mi aspetterò che i problemi scompaiano senza che io ci metta del mio. Ed io intendo mettercelo.“

 

“Non potrò mai acconsentire a mangiare meno… potrei avere dei mancamenti e compromettere la mia salute!”

“Se non mi decido a fare qualcosa per la mia salute finirò per ammalarmi sul serio, altro che mancamenti.”

 

“Non si può pensare di vivere con la bilancia degli alimenti in mano.”

“Non posso però neppure continuare a pensare di vivere con tanti chili di troppo… se una bilancia mi avvisa dei chili di troppo un’altra mi salverà da tutti quei chili che mi amareggiano.”

 

“Non so cosa fare e avverto un certo languorino… quasi quasi faccio una capatina a vedere se c’e’ qualcosa in frigo…”

“Non so cosa fare e avverto un certo languorino… quasi quasi vado fuori a fare due passi, così evito di mangiare e consumo un po’ di calorie camminando.”

 

“Non sono fatta per la dieta.”

“Ma la dieta è stata fatta per me, quindi devo mettercela tutta per esserne all’altezza.”

 

“Ogni volta che penso che sono a dieta mi viene la depressione.”

“Stare a dieta non è sempre la cosa più entusiasmante del mondo… Anche i chili in più però non sono fonte di gran gioia: devo capire seriamente cosa può farmi stare meglio.”

 

“Passo le giornate seduto su una sedia: come potrò mai perdere peso?”

“Proprio perché sono un sedentario impenitente, dovrò almeno iniziare a badare a ciò che metto sotto i denti.”

 

“Peso troppo come punizione per la mia incapacità di essere una persona capace di resistere alle tentazioni.”

“Peso troppo perché mangio più di quello che consumo. Il soprappeso non è una punizione, ma una semplice conseguenza di un’alimentazione da sistemare.”

 

“Quando avrà finito di perdere peso dovrò seguire la dieta di mantenimento: sempre di dieta si tratta. Che pizza.”

“L’importante è cercare di comportarsi nel modo più adeguato. Non passare la vita a dieta.”

 

“Quando avrò perso tutti questi chili finalmente la mia vita avrà un senso.”

“La mia vita ha un senso indipendentemente dal mio peso: se non l’avessi ancora capito mi converrà pensare più a questo che al peso.”

 

“Quando ci si mette a dieta la cosa migliore che ti possa capitare è finirla.”

“Quando ci si mette a dieta la cosa migliore che ti possa capitare è star bene.”

 

“Quando mi guardo allo specchio penso che assomiglio ad una balena.”

“Quando mi guardo allo specchio penso che devo mettercela tutta per non assomigliare più ad una balena.”

 

“Se guardo i magri mi rabbuio.”

“Se voglio smettere di rabbuiarmi devo darmi una mossa.”

 

“Se la tendenza è ineluttabile è inutile che mi opponga: il mio destino è segnato!”

“Vista l’aria che tira, forse è il caso che inizi a darmi da fare.”

 

“Sono così a dieta che non mi lasciano leccare neanche un francobollo.”

“Questa non vale: l’ha scritto Scott Fitzgerald, notoriamente plateale nelle sue esternazioni… Noi non siamo messi così male.”

 

“Stare a dieta non è il massimo, questo è un dato di fatto.”

“Infatti: il massimo è mangiare adeguatamente alle richieste del proprio organismo e vivere in piena salute.”

 

“Un cioccolatino, il mio regno per un cioccolatino.”

“Ma quante storie per un cioccolatino… mangiamocelo e basta. Però stasera niente pane a cena…”

 

“Volli, sempre volli, fortissimamente volli. “

“Interessante, l’ha detto Alfieri. Ma lui doveva scrivere, non fare una dieta. Noi possiamo anche prendercela comoda. “

 

“ Se tu mi amassi.”

“Ma no, che non ti amasso.”

(Ok, lo ammetto: questa è l’ho letta su Dylan Dog, quando ancora non avevo l’età dei datteri…)