“Chi ogni giorno non dedica un po’ di tempo alla sua salute, un giorno dovrà sacrificare molto tempo alla malattia.”

Sabastian A.Kneipp

 

Mi sono accorto, strada facendo, che molte persone non hanno un’idea corretta di cosa sia la prevenzione, confondendola di fatto con la diagnosi precoce delle malattie.

In realtà si tratta di due elementi molto differenti tra di loro e questo per almeno due motivi. Il primo motivo è che nel primo caso si tratta di mantenere uno stile di vita volto ad evitare le malattie mentre nel secondo ci si impegna a cercare di scoprirle per tempo. Il secondo motivo è che le patologie prevenibili con una vita accorta e quelle scopribili precocemente non sono le stesse, per cui se si vuole avere ragionevoli speranze di evitare le prime e scoprire per tempo le seconde dovremo impegnarsi su entrambi i fronti: evitare comportamenti che mettano a rischio la salute (per esempio fumare, fare vita sedentaria, non seguire una corretta alimentazione…) ed effettuare i controlli che ormai conosciamo tutti benissimo (per esempio mammografia, pap test, ricerca di sangue nelle feci…)

Qual è però il problema? Semplice: mentre per fare una mammografia si impiega qualche ora (includendo il parcheggio e il pagamento del ticket), astenersi dal fumo, fare movimento e smettere di mangiare come se non ci fosse un domani coinvolge la vita intera. Per questo motivo molte persone credono che cercare assiduamente e per tempo eventuali patologie esautori dal mettere in atto tutte le misure atte a non ammalarsi. Sbagliatissimo: una cosa non deve escludere l’altra: occorre scoprire per tempo le malattie ma occorre anche fare di tutto per non ammalarsi! Ed i numeri parlano chiaro.

In Italia i tre principali tumori maligni per i quali la scoperta precoce è oro, sono:

k del colon retto, con 18.000 decessi annui;

k della mammella, con 12.000 decessi annui;

k della prostata, con 7.000 decessi annui;

In tutto 37.000 decessi all’anno.

Sempre in Italia il tumore più correlato a cattive abitudini è:

Il tumore maligno del polmone, che causa da solo 34.000, 3 mila morti n meno della somma dei tre tumori sopra riportati.

Ciò nonostante, si aderisce alla campagna contro il tumore del colon retto (ottimo!) si fa la mammografia (brave!), si esegue il PSA (anche se a volte più frequentemente di quanto sia necessario), ma morire che si smetta di fumare.

Oltretutto il fumo non causa solo il cancro del polmone, ma anche della laringe, della bocca, dell’esofago, della vescica e del rene. Causa bronchite cronica ed enfisema, malattie delle coronariche e delle arterie in genere, ipertensione, ulcera peptica, cirrosi epatica, malattie della pelle… per cui alla fine il totale delle morti per le conseguenze del fumo arrivano a 83.000 all’anno.

Non che l’obesità sia molto meno pericolosa, visto che per le sue complicanze, muoiono 57.000 persone all’anno, una persona ogni dieci minuti, e se non ci fossero sovrappeso e obesità, ci sarebbe solo un quinto degli attuali casi diabete, e circa la metà delle cardiopatie ischemiche e dell’ipertensione arteriosa.

Ultimo dato: fumare un pacchetto di sigarette al giorno accorcia l’esistenza di 7 anni, mentre ogni chilo di troppo la riduce di due mesi.

Questo per dire cosa? Che mentre continueremo a diffondere il più possibile la cultura della scoperta precoce delle malattie, altrettanto vorremmo che si smettesse di nascondere sotto il tappeto delle indagini, la propria mancanza di attenzione quotidiana alla salute.

A questo indirizzo, pertanto, troverete sia le indagini consigliate per effettuare un valido monitoraggio del proprio stato di salute, ma soprattutto le indicazioni per mantenere e migliorare sia la lunghezza che la qualità della nostra vita.

Perché una cosa non deve togliere l’altra.