“E poi vive a Roma, che ne sa?”
Milano e Vincenzo (Alberto Fortis)
Ovvero del dubbio che un dietologo possa capire la fatica di chi deve perdere peso.
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Dimenticavo: quando ero piccolo tutti mi scherzavano e purtroppo neppure per lo stesso motivo per il quale, stando a quanto sostenuto da quelle sagome di Elio e le storie tese, veniva preso per i fondelli il piccolo John Holmes.
Apparecchio odontoiatrico, occhiali modello superman (ma senza il relativo fisico anzi piuttosto rotondetto), orecchie a sventola, scarpe ortopediche… è così che il futuro dottor Lice ha preso contatto da una parte con la scienza medica e dall’altra con la fregatura di non avere un aspetto propriamente perfetto.
Se vi attanaglia il dubbio che un dietologo possa comprendere il desiderio di chiunque voglia affinare la propria silhouette, sia che si tratti perdere cinque, piuttosto che venti, piuttosto che trentacinque chili, riponete subito la domanda nel fodero… ci riesce benissimo.
Ok, adesso siamo davvero pronti per partire.
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