C’è, ultimamente, un dubbio che mi ha investito con la potenza di un specchietto di un tram, a tutta birra: ma siamo sicuri che avere qualche chilo in più, per il quale ci tocca prestare attenzione a ciò che mangiamo, sia una sfortuna, mentre il poter mangiare tutto quello che vogliamo possa essere interpretato unicamente come una fortuna?
Non so se è anche il vostro pensiero, ma sono molte le persone che invidiano ad altri la possibilità di mangiare di tutto senza mettere su un etto, quasi che questa fosse una gran fortuna, al contrario di ciò che capita a loro, costretti a stare perennemente a dieta.
Secondo me, nell’equazione, manca un parametro essenziale, senza il quale i conti non possono che produrre un risultato alterato: l’effetto del cibo sull’organismo non si limita a produrre variazioni di peso, ma anche (e per certi versi soprattutto) tutta una serie di effetti poco evidenti, all’inizio, ma estremamente importanti con il passare del tempo.
Mangiare troppo e male può nuocere, col passare del tempo, a molti organi quanto e più del sovrappeso, a causa del fatto che l’introduzione di cibo in eccesso e senza cura può danneggiarli intimamente.
Coronarie e carotidi si intasano silenziosamente, senza dare nessun avviso, e proprio per questo il risultato è spesso letale.
Meglio il sovrappeso, dunque? Diciamo che, per chi è abituato a vedere gente che decide di mettere a posto la propria alimentazione, sì: almeno c’è la consapevolezza che il proprio peso rappresenta un problema per la salute e gli conviene, pertanto, prendere provvedimenti. Viceversa, senza l’evidenza di un peso inadeguato, chi mangia troppo e male continuerà a farlo senza pensare a quanti danni possa fare quell’alimentazione dissennata, ricca di carboidrati, grassi di origine animale e sale.
Certo, per chi, in sovrappeso, non vedesse il rischio che corre a causa del peso in eccesso, il discorso cambia, ma io spero che a cambiare, piano piano, sia la concezione del corpo e del cibo che abbiamo: non più un contenitore in cui buttar dentro tutto il possibile, ma una macchina fantastica e meravigliosa che richiede la giusta attenzione e cura.