Correre: è ora!
Correre non è così difficile come si può credere e certamente il video serve a presentarci il punto d’arrivo dei nostri sforzi più che il punto di partenza. Così come per la dieta, anche per la corsa la rete rappresenta una miniera in termini di consigli soprattutto in termini pratici. A me preme innanzitutto sottolineare un aspetto di grande valore, ovvero l’importanza delle condizioni di salute con le quali ci approcciamo ad un attività fisica che, per quanto possa essere affrontata con progressività e serenità, rappresenta una novità che il nostro organismo potrebbe anche non gradire: cuore, polmoni, apparato locomotorio e pertanto ginocchia, caviglie, muscoli e tendini non pronti a questa prova potrebbero anche non rispondere nel modo sperato.
E allora, visto che abbiamo maturato questa bellissima idea di iniziare a fare un po’ di sana corsetta, anche senza avere in mente di superare ne presto ne tardi il test del moribondo (vedi fondo pagina), cerchiamo di partire col piede giusto accertandoci di essere in condizioni ottimali per non doversi ricredere a breve sul proprio stato di salute, pagando un dazio eccessivo per la sedentarietà degli ultimi anni.
Presumendo che stiamo già seguendo un’alimentazione corretta, potremmo essere tentati di sentirci già pronti per allacciarci le scarpe e iniziare a correre. In realtà, dieta o non dieta, per prima cosa converrà verificare con il proprio medico se esistono le condizioni per potersi cimentare in qualcosa di più impegnativo del giro con il carrello al supermercato.
Appurato che sì, possiamo anche provare a correre, facciamo un salto in un negozio di articoli sportivi e compriamo un paio di scarpe adatte non tanto alle nostre pretese atletiche, bensì al nostro piede e al nostro peso. È importante che la scarpe che scegliamo siano quelle giuste per noi e per questo è bene farsi aiutare nella scelta. È sbagliatissimo, infatti, correre con la prima scarpa da ginnastica che ci capita a tiro: ci serve una scarpa da corsa. E la scelta non deve cadere sulla più trendy piuttosto che su quella che meglio si abbina ai completini che indosseremo, bensì su quella più adatta ad ammortizzare il nostro peso e a favorire l’appoggio delle nostre preziosissime appendici. A tale scopo potrebbe essere utile presentarsi in negozio con le scarpe più usurate che abbiamo per potere valutare quale sia il tipo di appoggio del nostro piede. Evitiamo senz’altro di fare spese pazze acquistando scarpe da professionisti, ma evitiamo allo stesso modo di comprare scarpe scadenti perché considerate più adeguate alle nostre condizioni di neofiti: i piedi di chi inizia a correre vanno trattati bene come quelli dei corridori più estremi. E non importa se Abebe Bikila correva scalzo… tutti gli altri le scarpe le avevano ed erano fior di scarpe.
Il passo successivo sarà quello di curare tutta la gadgettistica per favorire la riuscita della nostra impresa. Personalmente non amo correre ascoltando musica, ma vedo che tantissime persone trovano piacevole farlo. Viceversa trovo interessante tenere traccia delle sessioni con le varie app che ormai si trovano gratuitamente per tutti gli smartphones. Tutto ciò per dire cosa? Che visto che il successo di un’iniziativa può essere favorito anche da elementi supplementari, non vedo perché non si debba contemplarne l’utilizzo.
E siamo arrivati al clou di queste righe sull’argomento corsa: una tabella per cominciare. Ne ho lette tante su internet, scritte da persone molto più accreditate del sottoscritto ma penso che la seguente possa essere considerata ottimale, soprattutto per il contesto in cui l’ho trovata (http://www.runlovers.it/), molto ben curato sia dal punto di vista della realizzazione che dei contenuti.
Sebbene ogni livello possa essere riferito ad una settimana, il consiglio è quello di prenderla con estrema tranquillità e passare allo step successivo solo una volta che ci si sente pronti. Altro consiglio è quello di non esagerare con le uscite, per non rischiare di bruciarsi troppo in fretta: due o tre sedute settimanali possono essere ottimali.
Livello 1
1 minuto di corsa leggera alternati a 2 minuti di camminata per 9 volte (tot. 27 minuti)
Livello 2
2 minuti di corsa leggera alternati a 3 minuti di camminata per 6 volte (tot. 30 minuti)
Livello 3
4 minuti di corsa leggera alternati a 3 minuti di camminata per 5 volte (tot. 35 minuti)
Questi primi tre livelli rappresentano una sorta di avvicinamento al mondo della corsa ma siamo ancora ben lungi da poterci definire dei runner. Tuttavia dovremmo avere apprezzato il fatto di riuscire a fare cose che non ci aspettavamo, come per esempio qualche minuto intero di corsa. I prossimi step saranno più piacevoli, perché ci accorgeremo che non siamo poi quelle scamorze che eravamo convinti di essere. Più che altro capiremo se la corsa ci appassiona al punto da volerle dedicare più o meno tempo di quello che le abbiamo dedicato fino ad ora. O che ci siamo dedicati, se vogliamo dirla tutta. Ovviamente se dovessimo accorgerci che mezz’oretta sia sufficiente, ci limiteremo a sessioni più brevi, altrimenti seguiremo il programma per esteso
Livello 4
6 minuti di corsa leggera alternati a 3 minuti di camminata per 5 volte (tot. 45 minuti)
Livello 5
10 minuti di corsa leggera alternati a 3 minuti di camminata per 4 volte (tot. 52 minuti)
Livello 6
15 minuti di corsa leggera alternati a 3 minuti di camminata per 3 volte (tot. 54 minuti)
Livello 7
25 minuti di corsa leggera alternati a 3 minuti di camminata per 2 volte (tot. 56 minuti)
Siamo pronti per il salto di qualità: un’intera sessione di corsa senza fermarsi! A questo punto dovremmo avere capito se la corsa fa per noi e noi per lei. Già essere arrivati fin qui dovrebbe rappresentare un motivo di soddisfazione, tuttavia perché non provare a vedere dove possiamo arrivare?
Livello 8
40 minuti di corsa leggera (uscita 1)
40 minuti di corsa leggera (uscita 2)
45 minuti di corsa leggera (uscita 3)
Livello 9
45 minuti di corsa leggera (uscita 1)
50 minuti di corsa leggera (uscita 2)
50 minuti di corsa leggera (uscita 3)
Livello 10
1 ora di corsa leggera oppure 10 km (uscita unica)
Compimenti: non è da tutti correre per un’ora di seguito senza fermarsi oppure fare dieci chilometri continuati! Ora siamo pronti per il test del moribondo: dieci chilometri in un’ora. Il termine è un po’ fuorviante, visto che un moribondo solitamente si guarda bene dal percorrere dieci chilometri oppure correre per sessanta minuti, figuriamoci dieci chilometri in meno di un’ora. Tuttavia trovo che sia abbastanza stimolante per prenderlo come target per la nostra prima stagione. Per le successive, chissà!