“Un volo di gabbiani telecomandati e una spiaggia di conchiglie morte.

Nella notte una stella d’acciaio confonde il marinaio.”

L’arca di Noè (Sergio Endrigo)

 Ovvero: dove diavolo stiamo andando a finire?

 


 

Il sovrappeso, nel mondo occidentale, è complessivamente aumentato: è aumentato il numero di adulti in sovrappeso; è aumentato il peso medio della popolazione ed è aumentato il numero di bambini e adolescenti che, a loro volta, sono sempre più in sovrappeso.

In poche parole: un disastro.

Un disastro continuo, per essere precisi, perché è come se esistesse una sorta di inflazione applicata al peso per cui tutto ciò che era l’anno precedente, l’anno successivo è di più: “A quanto la danno la mortadella oggi?”, “Un euro più dell’anno scorso”; “Quanto pesano mediamente gli adolescenti oggi?”, “Un chilo in più dell’anno scorso”.

Se vogliamo disporre di qualche numero e intenderci sulle proporzioni del problema, basta inserire su Google i termini “obesità” e “statistiche”.

Scopriremo, per esempio, che negli Stati Uniti (terra di sogni e di chimere, ma soprattutto specchio di ciò che ci aspetta tra qualche anno) le persone in sovrappeso, che hanno cioè un BMI superiore a 25, sono la metà della popolazione; di queste, poi, ben più della metà, per cui almeno un quarto della popolazione, ha un BMI superiore a 30 e sono pertanto obese.

 

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