Se devo essere sincero non ho visto neppure un fotogramma del film in questione, tuttavia, il titolo mi è sempre parso troppo intrigante per lasciarmelo sfuggire. Al pensiero del contenuto di questo post, non ho pertanto potuto fare a meno di prendere in prestito il titolo di questa pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Nancy Price e interpretato da una Julia Roberts fresca del successo planetario di Pretty Woman (ma quante ne so? Grazie a Wikipedia, ovviamente).

Beh, nel nostro caso il nemico non è così terribile quanto quello del film, e ci mancherebbe altro, visto che sofficini e trofie al presto surgelate non hanno mai ucciso nessuno, almeno direttamente. Tuttavia portarsele a casa, magari con la scusa che potrebbero tornare sempre buone, che non si sa mai chi potrebbe suonare alla porta, in una torrida sera d’estate, a me fa troppo venire in mente una ragazza con uno spolverino che apre la porta di casa e deposita all’ingresso due borse della spesa molto meno innocenti di quel che pensa.

É chiaro che sto esagerando, tuttavia non abbastanza da non riconoscere che, tutto sommato, buona parte dei chili di cui ci lamentiamo sono determinati dalla quantità esagerata di cibo che portiamo regolarmente a casa, senza riflettere sul fatto che sarà proprio quel cibo li ad amareggiarci a breve.

In definitiva non è proprio come portarci, magari non a letto, ma nel frigo, il nemico? Non chiedetemi però di cambiare il titolo del post in “Nel frigo col nemico”, altrimenti non me lo legge più nessuno.